Lavorazione al lume

Il vetro di Murano trattato al lume è destinato alla realizzazione di oggettistica di piccole dimensione come vasellame, oggetti di arredo e gioielli. Il vetro è lavorato a mano al banchetto con fiamma viva e l’ausilio di piccoli forni per il raffreddamento graduato. Viene sovente impreziosito con foglia oro da 24 carati, foglia argento ed avventurina.

Vetro in piastra o vetrofusione

È una tecnica antichissima, in cui rientra anche il vetro mosaico. Il vetro in piastra viene realizzato con la fusione di ampie superfici di vetro e colore dette “piastre” decorate con foglia oro o argento e poi ricoperte con altro vetro multicolore. Queste verranno poi tagliate a caldo per la realizzazione di piccoli gioielli (ciondoli, anelli, orecchini) o piccoli arredi (cornici, piattini, etc.).

Vetrofusione

Vetro soffiato

Il vetro soffiato, utilizzato anche per lavori più grandi come vasi, lampade e lampadari, richiede una lunga e raffinata esperienza artigianale ed artistica. Il vetro, appena sottratto al calore del fuoco, viene raccolto alla sommità di canne metalliche e soffiato a bocca. Questo viene modellato e rastremato a caldo fino ad ottenere la forma.

Avventurina

Con il termine “avventurina” si descrive un vetro inventato a Murano intorno al 1620 che presenta avvolte nella massa, a prima vista, innumerevoli pagliuzze dorate composte da minutissimi cristalli di rame. L’omogeneità della distribuzione dei cristalli di rame caratterizza la qualità di questo tipo di lavorazione.

Millefiori

Con “millefiori” viene definita una canna forata o non forata che presenta al suo interno diversi strati vitrei concentrici di vario colore e forma. La canna millefiori generalmente viene tagliata in sezioni denominate murrine. Le sezioni non forate possono essere accostate e fuse al calore del forno così da creare piccoli ciondoli, piatti, ciotole o fermacarte.

Sommerso

Il “sommerso” è una forma di arte del vetro di Murano che presenta strati di colori contrastanti; la tecnica prevede l’immersione di un soffiato di grosso spessore nel crogiolo contenente del vetro di altro colore ed egualmente di ampio spessore. La sovrapposizione di spessi strati vitrei trasparenti permette di ottenere particolari effetti cromatici. E’ una tecnica popolare per vasi e sculture.

Incisione

E’ applicata preferibilmente sul cristallo incolore o lievemente colorato con due modalità: graffito a punta di diamante e incisione a rotina (quest’ultima realizzata con una piccola ruota metallica e più profonda).

Foglia oro o argento

Tecnica preziosa che consiste in un sottilissimo riquadro d’oro puro che viene inglobato nel vetro ancora allo stato pastoso. L’oro può essere poi ricoperto da un ulteriore strato vitreo trasparente. Se il vetro viene soffiato la foglia d’oro si frantuma e conferisce all’oggetto una grande luminosità data dal pulviscolo dorato. I più antichi vetri muranesi a foglia d’oro che conosciamo risalgono alla seconda metà del XV secolo. La foglia d’argento viene invece utilizzata a partire dal XIX secolo.

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